Gioielleria Salini
In un antico palazzo del centro storico una gioielleria, concepita come uno scrigno d’argento, è parzialmente celata da una pesante porta in ferro: un cannocchiale-vetrina che prosegue all’interno del primo di una serie spazi in successione. Entrare, facendo ruotare le pesanti porte a bilico, è come varcare l’ingresso di una cassaforte, per accedere ad un luogo prezioso.
Il pavimento e il soffitto – costituiti da due superfici identiche per colore e consistenza – delimitano la successione di spazi regolari, caratterizzati da pareti curvilinee realizzate a ricorsi orizzontali con finitura in foglia d’argento. Lungo il perimetro delle pareti, nell’attacco con il soffitto e il pavimento, un incasso nel quale è alloggiata una sorgente luminosa, sottolinea l’autonomia scenica delle pareti che corrono indipendenti rispetto alle murature antiche.
L’intervento di ristrutturazione lascia intatte le murature originali: un allestimento in cartongesso completamente indipendente dalle pareti perimetrali forma tre spazi comunicanti. I varchi, tra i diversi vani, traguardano il portone di accesso e l’arco che immette nella sala voltata. L’asse geometrico che ne deriva determina un nuovo orientamento dei locali, regolarizzando gli ambienti rispetto all’impianto originario.