"La casa del Diospero"
Centro Studi
"La casa del Diospero"
La trasformazione di un vecchio casale nel meraviglioso paesaggio attorno a Roccantica, ridisegna i tratti architettonici del volume seguendo la filigrana di un nuovo programma, quello del Centro di promozione culturale “Casa del Diospero” con residenza per artisti e studiosi.
L’edificio nasceva senza pregi, connotato soltanto da un eccesso di soluzioni tecno-linguistiche tipiche degli anni ’70, nell’intervento guadagna in astrazione ritornando al grado zero della forma primaria della Casa: la riduzione del volume ad un prisma semplice viene condotta foderando l’intero volume con un “cappotto” termico, ottenendo così un duplice vantaggio.
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Originariamente il fronte anteriore era completato da un portico attestato sul lato destro della facciata, rivestito in pietra e unico elemento con forti “pretese formali”. Le linee guida del progetto sono state due:
– rendere le componenti del portico più sottili possibili, ricorrendo a ferro corten e a grigliati per i ballatoi; estenderne la presenza, interpretandolo come una texture leggera che avvolge tutto l’edificio e collega gli spazi collettivi.
– sostituire un semplice gradonamento del piano inclinato naturale, alla sproporzionata scala contro terra del lato est; lo sfrangiamento naturalistico dei gradini, conduce secondo rimandi geometrici precisi alla grande rotonda circolare, vero ingresso pedonale della Casa del Diospero e nello stesso tempo suo teatro naturale.
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Coerentemente alla tipologia originaria, netta era la distinzione tra piano terra, spazi per il pranzo familiare e il soggiorno, e il primo piano, riservato ai letti. Puramente funzionale la scala di collegamento tra i piani.
Dopo la ristrutturazione, e in forza delle nuove finalità culturali, ove la residenza é soltanto temporanea, destinata a coloro che sono stati invitati per la promozione culturale del Centro, il rapporto tra i due piani diventa più organico:
-la scala interna, acquisisce il ruolo di connessione visiva sia con il percorso esterno posto dietro l’edificio (la porta del primo pianerottolo conduce alla grande terrazza sul lato ovest); sia, dopo la prima rampa, con il livello dei letti/studio. Palesi nel disegno sono i rimandi alla atmosfera collettiva delle “scuole” che hanno fatto la storia del primo ‘900.
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