Exhibition
Fendi, un Art autre
Exhibition
FENDI inaugura a Tokyo il primo di una serie di progetti espositivi mirati a celebrare uno degli aspetti fondanti del suo marchio e patrimonio culturale a cura di Emanuela Nobile Mino. Il nostro studio, chiamato a disegnare l’allestimento di questa esposizione, ha progettato un itinerario tra i pezzi storici del brand Fendi nell’arte della pellicceria.
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Il primo ambiente del percorso, concepito come un corridoio multisensoriale, introduce il visitatore al tema espositivo: lungo le fasce laterali vengono costruite due pareti che supportano le informazioni attraverso retroproiezioni simultanee di immagini (dagli anni ’60 ad oggi, dal bianco e nero al colore ecc.) sintetizzano e ripercorrono le evoluzioni stilistiche e strutturali apportate da Fendi.
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Al centro del percorso sono stati posizionati due gruppi di teche semicircolari, 26 in tutto, realizzate in ottone dorato, dibond e plexiglass, che ospitano i capi selezionati. La superficie specchiante, all’interno e all’esterno delle teche, arricchisce i volumi con un gioco continuo di riflessioni così da creare una seducente vertigine visiva dall’effetto caleidoscopico. Ciò sorprende e spiazza, temporaneamente, la percezione del visitatore e al contempo dà modo di esaltare il contenuto esposto.
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La scelta di connotare l’allestimento con l’iterazione di una forma geometrica (in questo caso il cerchio, ma in fase di ideazione concepita anche di forma rettangolare) è stata suggerita dalla considerazione che la texture di figure geometriche ripetute (cerchi, quadrati, rombi, etc.) storicamente ricorre nella costruzione del meticoloso lavoro di patchwork operato sul verso, e talvolta sul retro, delle pellicce.
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A ben vedere, ciò appare in sintonia con i caratteri stilistici delle correnti artistiche e, in generale, delle fonti di ispirazione a cui FENDI ha fin da principio guardato e reso omaggio: i pattern concettuali di alcuni importanti artisti italiani e americani (basti pensare a Boetti e Sol Lewitt, artisti in cui peraltro non è casualmente comune l’idea dell’opera d’arte come progetto da far realizzare a mani diverse da quelle dell’artista, ovvero a quelle altamente professionali di artigiani).
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L’allestimento si conclude con un laboratorio artigianale a porte aperte che mostra contestualmente la sapienza manuale celata dietro alla produzione degli oggetti. Si vuole mettere in evidenza la cultura della manifattura fatta ad arte e dell’artigianato innovativo che è uno degli elementi che caratterizzano e distinguono il prodotto Fendi.
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