Via Dandolo - Scalea del Tamburino
Appartamento
Via Dandolo - Scalea del Tamburino
Sono 126 gli scalini che collegano viale Glorioso a via Dandolo, la cosiddetta Scalea del Tamburino”: nel 1849 su questi gradini morì Domenico Subiaco, giovane garibaldino del I Reggimento Fanteria, durante la difesa della Repubblica Romana.
Questa scala rappresenta un elemento di forte identità del quartiere: al di fuori dei flussi turistici, molte generazioni di ragazzi si ritrovano su questa scala nei classici orari di incontro.
Nel 1953 l’architetto e urbanista Giorgio Calza Bini disegna una bella palazzina, proprio accanto alla scala: probabilmente la sua grande consuetudine, con il controllo della dimensione urbana, gioca un ruolo importante nel disegnare un edificio collocato tra due differenti quote, una alta su via Dandolo dove c’è l’ingresso, e una alla base della scalinata, circa 7 piani più in basso.
Spruzzi colorati tipicamente anni ’50 sono le decorazioni in mosaico degli spazi condominiali, il blocco delle cassette della posta, le ringhiere delle scale.
Un solo appartamento gode di una balconata lineare che costeggia tutto il volume che si affaccia sulla scala, con vista verso Trastevere, una connessione per l’intero appartamento e, nello stesso tempo, un’ estensione dello spazio interno sull’esterno: la casa della giovane coppia (lei storica dell’arte, lui carriera notarile) che commissiona il progetto.
I punti chiave del progetto:
- creazione di un grande spazio living delimitato dall’angolo che si affaccia sulla Scalea;
- riqualifica del ballatoio attorno al salone così da renderlo un estensione all’aperto;
- nella demolizione recupero del marmo in lastre dei pavimenti, frantumazione e ricreazione, al fine di ottenere una tipica palladia anni ’50;
- schermare l’ingresso all’appartamento, diretto all’ interno del salone, con un grande mobile di rovere, grande contenitore e ripostiglio della casa.